martedì 22 dicembre 2020

Oroscopo

ACQUARIO

Maria Antonietta diceva: "Se non hanno più pane, che mangino brioches!". Ecco, forse tu hai esagerato con i dolciumi. Basta poltrire sul divano mangiando schifezze! In questo periodo hai avuto un po' di alti e bassi, ma se lavorerai sodo e farai un regalo ad un Leone, Dio, anche conosciuto come crush, ti sorriderà. in alternativa, abbandona le brioches e passa ai bomboloni alla crema.

GEMELLI

"Se senti le farfalle nello stomaco è la fame". Questo è ciò che pensi ogni giorno. Sei un raro incrocio tra Ronald Weasley, del quale hai preso la golosità, e Magnus Bane, di cui cerchi sempre di imitare lo stile. Non è detto però che in questo modo tu possa trovare la tua Hermione o il tuo Alec. Prova a credere di più in te stesso e datti disponibile solo per ciò che realmente vuoi fare, nessuno ti ucciderà se rimandi qualcosa a domani.

LEONE

Halloween è passato da un pezzo ormai, ma hai ancora la testa da un'altra parte. Avevi grandi progetti, ma con questa chiusura anche i programmi più importanti sono saltati. Smetti di ascoltare canzoni tristi, alzati dal letto e riprenditi. Inoltre, mangia il gelato: fa bene allo spirito.

PESCI

La tua vita è sempre una corsa contro il tempo per portare a termine ciò che vuoi. Fermati! Fare le cose in questo modo non porta buoni risultati, quindi riorganizza il tuo tempo e riuscirai in tutto. Se proprio non vuoi rinunciare alla velocità, contatta Barry Allen.

TORO

In questo periodo sei un po' acidò-acidà, prova a farti di zucchero e cartoni dei My Little Pony. Ok, tralasciando gli scherzi, devi essere più gentile con gli altri, potresti ferirli senza volerlo. Un messaggio dolce o un semplice "Come va?" possono bastare, ma non aspettare di diventare arcigna come la matrigna di Cenerentola per farlo.

VERGINE

Ti avevano detto che questo sarebbe stato il tuo anno, ma nel 2020 ha vinto il segno della croce. Ciò nonostante, non devi buttarti giù. Concentrati su di te e dai sfogo alle tue passioni (purché queste non siano piromania o vandalismo). Datti alla pazza gioia finché puoi.

ARIETE

Con la scusa di scuola chiusa, ti sei barricato in camera con il tuo animale preferito ( si contano anche fratelli e sorelle). Questo però non è del tutto un male, perché la solitudine potrebbe aiutarti a guardarti dentro e, tra reni e polmoni, potresti scoprire qualcosa su di te che ancora non sai. Occhio alle relazioni, se non ti interessa una persona, non tenerla sulle spine come fanno i professori con gli alunni.

CAPRICORNO

Tra gatti neri, specchi rotti e sale versato, la tua fortuna si è data alla latitanza. Non scoraggiarti! Chiedi aiuto ai tuoi amici e se, come Gargamella, non ne hai, questa è l'occasione buona per farsene. Parla della tua "sfiga" e dei tuoi problemi, qualcuno ti aiuterà.

BILANCIA

Tenti ogni volta di essere il pacere della situazione, ma spesso questo include non schierarsi da nessun lato. Purtroppo, di Svizzera ce n'è già una, e i doppioni non piacciono a nessuno. Rischia di più, la vita è una sola!

SCORPIONE

Qualche volta tendi a usare il tuo pungiglione contro tutti quelli che ti fanno arrabbiare, ma ricorda che non sempre la gente lo fa di proposito. Cerca di distinguere i veri amici da quelli falsi. Prova a capire quali sono le persone che ti vogliono bene e smetti di essere un soprammobile nelle vite di altri. Pensa a te stesso, almeno una volta.

CANCRO

Non hai vie di mezzo: o dirmi tutto il giorno o sei iperattivo. Anche senza farti di caffeina, potresti affrontare Voldemort, Hitler e la pizza con l'ananas tutti in una volta. In altri momenti invece sei più addormentato di Pisolo, e per questo rischi di apparire maldestro. Prova a trovare un equilibrio tra questi tuoi lati.

SAGITTARIO

Vorresti poter scagliare frecce come l'angioletto di San Valentino, ma spesso per toglierti qualcuno di fastidioso dalla vita, non per farli innamorare. Nonostante siano comuni, gli istinti omicidi non vanno assecondati, soprattutto perché se finiste in carcere non vivreste in Orange Is The New Black. A parte questo, prova a smaltire la rabbia tramite le tue passioni, possibilmente senza nuocere a nessuno.

 

Marta Massucco

Intervista indovinello

Buongiorno a tutti!

Noi studenti passiamo buona parte delle nostre giornate in compagnia dei professori. Non vi sembra però assurdo non conoscere quasi nulla delle persone con cui condividiamo anni di un lungo ed importante percorso della nostra vita? Per questo motivo abbiamo deciso di mettere per iscritto alcune domande rivolte proprio a loro e abbiamo scoperto che, al contrario di come tutti pensavamo, i professori non vivono in uno sgabuzzino a scuola dal quale escono per le lezioni e nel quale si rintanano a giornata scolastica terminata per nutrirsi di qualche noioso libro. Sembra impossibile, ma anche loro hanno una vita!

Adesso vi proponiamo un gioco per rendere ancora più interessante la conoscenza dei nostri prof: leggete le risposte e vediamo se indovinerete di chi si tratta! Buon divertimento!

Ci saprebbe dire un ricordo della sua infanzia.

Io che mi dondolo in altalena mentre canto.

 

Qual era il lavoro che avrebbe voluto fare da bambino/a:

Mi sarebbe piaciuto progettare case.

 

Quale era il suo rapporto con la scuola?

Buono, ho sempre amato andare a scuola, un po’ meno la sveglia alla mattina…

 

Qual era la materia scolastica con cui non andava proprio d’accordo?

Nessuna

 

Ha mai avuto un soprannome con cui veniva chiamato/a (e che le è rimasto nel cuore)?

Un vezzeggiativo del mio nome (A_ t _ n _ l _in _ ) usato a volte dai compagni di Università.

 

Qual è stato il giorno più bello della sua vita?

I giorni della nascita delle mie figlie

 

E’ scaramantico/a ? Se sì, quali sono i suoi “riti segreti” ?

Non sono una persona scaramantica

 

Qual è il viaggio più bello che hai mai fatto?

Ne ho fatti tanti, per svariati motivi non saprei scegliere

 

Come si descriverebbe? E come pensate vi vedano gli altri (alunni compresi)?

Determinata, affidabile, equilibrata, sognatrice ma anche molto razionale. Gli allievi spero che mi vedano solare e competente.

 

Qual è una cosa che non sopporta assolutamente?

La maleducazione e l’arroganza

 

Cosa è cambiato principalmente dalla sua adolescenza fino ad oggi?

La sicurezza, il credere di più in me.

 

Completi questa frase: Se io potessi rinascere, sarei sicuramente….

Quella che sono!

 

Quali sono a suo parere “pro e contro” della quarantena?

Per quanto riguarda gli aspetti positivi: la rivalutazione di tantissime cose che venivano date per scontate e una maggiore sensibilità ed empatia; Per gli aspetti negativi: le limitazioni alla libertà e la fragilità conseguente al rendersi conto di quanto siamo vulnerabili.

 

Le domande sono terminate. Ringraziamo molto il professore/ la professoressa che si è reso/a disponibile a partecipare con le sue risposte alla nostra rubrica.

Voi lettori avete indovinato di chi si tratta?

Marianna Ballestra, Anna Paruzza, Francesca Isoardi, Camilla Ghibaudo



lunedì 21 dicembre 2020

La troupe cinematografica

Lo sapevate che all’interno di un film non lavorano solamente il regista e gli attori? Ma avete mai pensato a chi potesse curare i diversi aspetti di un film? Ad esempio un regista non tiene in mano una cinepresa né tantomeno finanzia il film. Perciò chi si occupa di queste cose? 

Con questo articolo vi presenteremo in modo chiaro e conciso quali sono le figure fondamentali nel mondo del cinema e quali sono le funzioni di ognuno.

Il produttore

Una delle figure più importanti nel mondo del cinema è quello del produttore. Egli si occupa di finanziare il film, che sia di propria tasca o da enti e sponsor con un interesse in tal produzione. E’ quindi la persona che si assume l’onore di coprire i costi di produzione.

 Lo sceneggiatore

Si occupa del testo scritto che sta alla base del film, ovvero dei dialoghi, degli ingressi, delle pause, dei movimenti.

 Lo scenografo 

Da non confondere con il primo, si occupa del formato dalle stanze, dalle pareti agli arredi, si occupa cioè dell'ambientazione ricreata in studio, che fa da sfondo visivo alle scene recitate. Egli crea una mescolanza meravigliosa tra arte e artigianato e per questo motivo esistono anche premi Oscar per gli scenografi.

Il cameraman 

E' colui che agisce fisicamente sulla cinepresa allo scopo di registrare le scene richieste. E' lui che dà vita a inquadrature spettacolari che hanno un grande impatto sul film.

L’attore 

Lo so che lo stavate aspettando... Il membro della troupe cinematografica più amato dal pubblico è senza dubbio l'attore. Egli è il volto del film, e come ben sapete, ha il compito di interpretare un personaggio per raccontare una storia e trasmettere emozioni. Per farlo, deve saper controllare il tono di voce, le parole e i movimenti del corpo per coinvolgere a pieno gli spettatori.

Il direttore della fotografia

In poche parole il compito del direttore della fotografia è solo uno: emozionare con la luce. 

È lui il responsabile dell’impatto visivo delle immagini sullo spettatore, una scena deve essere terrificante? Bene, il direttore della fotografia disporrà le luci, creerà le ombre e regolerà la temperatura affinché susciti questa sensazione.

Il costumista, il truccatore e il parrucchiere

Vi sono poi tre figure che lavorano a stretto contatto con gli attori: i costumisti, i truccatori e i parrucchieri. Credo che il loro compito sia abbastanza intuibile: i costumisti disegnano e cuciono gli abiti di scena, i truccatori truccano il cast e i parrucchieri acconciano loro i capelli.

Il montatore cinematografico

In sostanza il montatore si occupa del montaggio. Perciò il montaggio cos’è? 

Il montaggio è quella fase della post-produzione di un film in cui si dispongono le singole inquadrature nell'ordine narrativo previsto dalla sceneggiatura e dal regista.

Il montaggio quindi serve a creare il ritmo della narrazione, ad esempio se lo stacco tra un’inquadratura all’altra è immediato la scena risulterà più veloce oppure sembrerà più dolce se due inquadrature sfumano una nell'altra con una dissolvenza.

Il lavoro del montatore, insieme alla fotografia, è parte essenziale della messa in scena del film: mentre la fotografia determina l'aspetto estetico del film, il montaggio ne costituisce lo stile narrativo.

Gli addetti al suono: il rumorista e il compositore

Il rumorista

Pensavate che i suoni che si sentono in un film fossero reali? E invece non tutti lo sono! Questi, la maggior parte delle volte, sono creati in “laboratorio” dal rumorista. Grazie alla sua fantasia due noci di cocco possono diventare il galoppo di un cavallo oppure uno scolapasta può diventare lo scroscio di una doccia.

Il compositore

Il compositore è come un qualsiasi altro compositore musicale solo che scrive appositamente le colonne sonore dei film. 

Il coordinatore degli effetti speciali

Come si può intuire dal nome il coordinatore degli effetti speciali crea gli effetti speciali. Tra questi non rientrano solo quelli creati a computer (la famosa CGI) ma ne fanno parte anche degli elementi più fisici come gli incidenti d’auto, le condizioni atmosferiche artificiali come la neve e la pioggia e le esplosioni!

Con questo articolo speriamo di avervi fatto capire che il cinema è molto più complesso di quello che sembra. Infatti il film che tutti noi possiamo vedere non è altro che la punta dell’iceberg, il risultato di un processo creativo durato mesi e mesi, se non addirittura anni. In ogni caso con questo e con i prossimi articoli speriamo di riuscire a trasmettervi almeno un po’ della nostra passione per il mondo cinematografico e per i film che, alla fin fine, non sono altro che pure e semplice arte.

Perciò quali tra queste figure conoscevate già? E quali avete scoperto? Ma soprattutto, qual è il ruolo che più vi ha incuriosito?

 

Di Elisa Avena e Francesca Isoardi.


sabato 19 dicembre 2020

Celtici senza glutine

Tutti hanno il diritto di godersi queste belle serate sul divano, anche i celiaci! Per questo ora vi proponiamo un’alternativa per le persone celiache. 

BISCOTTI SENZA GLUTINE 

Ingredienti: 

250 g di farina di riso 

150 g di zucchero 

1 uovo 

150 g di burro 

8g di lievito per dolci 

la scorza di mezzo limone (meglio se non trattato) 

Procedimento: 

Versiamo all'interno di una ciotola capiente la farina di riso, quindi aggiungiamovi un uovo e poi gli altri ingredienti: lo zucchero semolato, il lievito per dolci e la scorza grattugiata di 1/2 limone. Infine aggiungiamo anche il burro freddo di frigorifero tagliato a pezzetti. Iniziamo a lavorare il composto con le mani nella ciotola per amalgamare gli ingredienti, poi trasferiamolo sopra una spianatoia infarinata e continuiamo ad impastare energicamente fino ad ottenere un panetto compatto e liscio.Avvolgiamolo con un foglio di pellicola trasparente per alimenti e riponiamolo in frigorifero a riposare per almeno un'ora. 

Trascorso questo tempo, prendiamo la frolla e stendiamola con un mattarello infarinato fino ad uno spessore di circa mezzo centimetro. 

Con un coppapasta della forma che preferiamo, ritagliamo i nostri biscotti quindi trasferiamoli su una leccarda rivestita con la carta da forno e cuociamoli in forno ventilato preriscaldato a 180° per circa 10 minuti. 



Elisa Chiapale

Come ingrassare in quarantena step by step

Ma non c’è tisana senza biscotti giusto? Ecco allora la ricetta per dei morbidissimi biscotti, i crinkles! 

CRINKLES 

Ingredienti: 

100 g di farina 

1 uovo 

50 ml di olio di semi 

25 ml di acqua 

180 g di farina bianca 

1 cucchiaino di lievito per dolci 

170 g di cioccolato fondente 

zucchero a velo q.b. 

Procedimento: 

In una ciotola mescolare l’uovo e lo zucchero poi, continuando a mescolare, aggiungere l’olio di semi, l’acqua, la farina, lo lievito e il cioccolato fondente tagliato a scaglie. Con il composto ottenuto creare delle palline (circa 16), passarle nello zucchero a velo e poi poggiare ben distanziate su una teglia ricoperta con della carta da forno. Premerle leggermente al centro e poi infornare a 180° per 20 minuti… ET VOILÀ! I nostri crinkles sono pronti per accompagnarci sul divano!


Ghibaudo Camilla


TISANE PER DORMIRE (e alzarsi la notte con destinazione bagno!)

In questi mesi di freddo, in cui ritirarsi sotto una coperta e guardare un film su Netflix è la nostra serata ideale, non possono mancare i tè caldi e le tisane ad accompagnare il tutto! Questo mese vi parleremo della tisana alla lavanda! 

LA TISANA ALLA LAVANDA 

La tisana alla lavanda aiuta a combattere lo stress di tutti i giorni e ha proprietà sedative e antibatteriche. Per coloro a cui piace giocare con le erbe, produrre questa tisana non è molto difficile. Servono : 30 grammi di fiori di lavanda (solitamente si possono trovare in erboristeria), 6 limoni freschi e 5 tazze di acqua. Per prima cosa, bollite i 30 grammi di fiori di lavanda (freschi sarebbe meglio) in cinque tazze d'acqua. In seguito. Spremete i limoni, mettendone parte il succo. Continuando a bollire la lavanda, aggiungere i frutti spremuti. Continuate con la bollitura per 40 minuti, filtrate e aggiungete del succo di limone (la quantità la scegliete voi). Aggiungete poi un cucchiaino di miele. 

Per coloro che invece desiderano un prodotto già pronto, un salto in erboristeria non può che fare bene, siccome qui vi verrà consigliata quella più adatta a voi, a seconda delle vostre esigente e i dosaggi da seguire. 





                                                      Marta Massucco


venerdì 18 dicembre 2020

Più di un sasso nello spazio

Quanto conosci bene il tuo pianeta?

L’universo è immenso e così pieno di meraviglie dalla bellezza incalcolabile che il suo solo pensiero ci fa sentire la specie più insignificante sull’ultimo dei pianeti, eppure possiamo dire senza alcun dubbio che la nostra casa sia uno dei pianeti più incredibili che si possa mai pensare di visitare, qualcosa di unico e meraviglioso.

Tema del mese: i deserti.

Il nostro pianeta è detto “il pianeta azzurro” perché è caratterizzato da enormi distese d’acqua, eppure anche dove l’acqua non c’è la Terra ha trovato il modo di stupirci.

  • Nel deserto del Namib, in Namibia, vi è un luogo dove le dune di sabbia rossa (tra cui la Big Daddy alta circa 390m, la più alta al mondo) si incontrano con la pianura Deadvlei popolata dagli scheletri di acacie morte nove secoli fa e conservate dal deserto. Che cosa ha formato queste pianure spettrali?

  1. Il prosciugamento di una palude

  2. La caduta di un meteorite

  3. Le frequenti tempeste di sabbia


  • Nel cuore del deserto del Karakum, in Asia centrale, brucia senza sosta la Bocca dell’Inferno, un cratere originariamente scavato alla ricerca di petrolio che collassò in una caverna sottostante piena di gas naturale al quale venne dato fuoco per impedire che si disperdesse nell’ambiente. Sai dire da quanti anni la Bocca dell’Inferno rigurgita le sue fiamme?

  1. 53 anni

  2. 49 anni

  3. Quasi 15 anni 


  • Sai dove si trova il White Sands National Monument, un area di deserto di 712 km2 caratterizzata dalla sua sabbia bianchissima?

  1. Il deserto Carson in Neveda, USA

  2. Il deserto di  Chihuahua, tra gli Stati uniti e il Messico

  3. Il deserto di Atacama in Cile 


  • Il Salar the Uyuni si trova in Bolivia a 3650 m di altezza ed è un deserto grande circa quanto la regione dell’Abruzzo coperto di…

  1. Neve

  2. Sabbia bianca

  3. Sale 

Le soluzioni saranno disponibili nel prossimo numero!


Arte a misura di pesce

 

Da sempre l’essere umano prova l’impulso di creare arte ispirandosi all’incredibile varietà di opere naturali che lo circondano. Uno straordinario capolavoro della natura è sicuramente la barriera corallina, un ecosistema basato sulla cooperazione tra diverse specie animali e vegetali del mondo sottomarino, un vero tesoro celato sotto la superficie dell’oceano.

L’artista Jason deCaires Taylor è riuscito nell’impresa di creare una galleria d’arte in grado di esporre al proprio interno le opere della natura e dell’uomo fuse insieme in un unico grande capolavoro creando i primi musei sottomarini. Le sue opere sono formate da statue in cemento PH neutro e strutture architettoniche in metallo che permettono ai coralli di crescere sulla loro superficie formando un’opera viva e in costante mutamento in grado di dare rifugio alle specie animali e vegetali che popolano una barriera corallina. L’arte di Taylor, infatti, si pone l’obbiettivo di creare una barriera corallina “artificiale” per contrastare il fenomeno dello sbiancamento dei coralli, e dunque della distruzione del delicato ecosistema della barriera corallina, dovuto al riscaldamento dell’acqua del mare a causa del riscaldamento globale.

Taylor ha collocato le sue opere, che trattano temi come la contemporaneità, la politica e i cambiamenti climatici, all’interno di diverse barriere coralline come quella presso le Isole Canarie e quella australiana. E’ possibile visitare questi incredibili musei sottomarini tramite delle visite guidate nuotando in immersione dento e intorno alle diverse opere oppure, in alcuni casi, osservarle dall’alto grazie ad una barca con il fondo in vetro.

Il primo museo sottomarino è stato costruito presso Cancún, in Messico, con la collaborazione di Jason deCaires Taylor e altri artisti messicani per allontanare i turisti dalle aree più visitate della barriera corallina e danneggiate dalle visite intensive permettendo loro di rigenerarsi. L’ultimo progetto di Taylor, invece, prevede l’installazione di quattro strutture all’interno della barriera corallina australiana (la più grande della terra) di cui due sono già state terminate. La prima si chiama Ocean Siren ed è composta dalla statua di una ragazza che emerge dall’acqua il cui corpo è coperto di LED a energia solare che cambiano colore con il variare della temperatura dell’acqua; la seconda, Coral Greenhouse, è una struttura in metallo dalla forma di una serra sottomarina al cui interno sono state collocate delle statue di studenti impegnati nello studio dei coralli (quest’ultima opera è stata progettata in modo che sia in grado di resistere a un uragano di categoria quattro).

La più grande opera di questo artista sottomarino, invece, si chiama Ocean Atlas ed è alta circa cinque metri. Questa statua gigantesca raffigura una ragazza che sorregge il peso dell’oceano sulle proprie spalle e rappresenta il peso degli errori delle generazioni passate che i giovani dovranno sostenere, per realizzarla Taylor si è ispirato al mito greco del titano Atlante che fu costretto dagli dei a sorreggere da solo la volta del cielo, un opera, dunque, in cui si intrecciano i miti passati e le previsioni odierne del nostro futuro.

L’arte di Jason deCayres Taylor, dalle profondità dell’oceano, parla a tutto il mondo di un tesoro meraviglioso fatto di vita e colori sotto il pelo dell’acqua, un tesoro che non possiamo spendere, ma che dobbiamo proteggere per poterlo ammirare all’infinito.


Chiara Tuperga



QUESTIONE DI TEMPO

Quante volte abbiamo sentito parlare di surriscaldamento globale e cambiamento climatico? Tantissime. Tutti, dai social media ai telegiornali, hanno avuto modo di esprimersi a proposito di questa problematica. Ormai è quasi diventato il nostro pane quotidiano e ogni persona può informarsi su come contribuire, nella sua vita, a salvaguardare il nostro pianeta. Se iniziassimo tutti, nel nostro piccolo, a fare un passo avanti sarebbe già un inizio. Ma se pensiamo in grande, un’importante parte dell’inquinamento mondiale deriva dalle emissioni dannose delle grandi fabbriche. 


Il 12 dicembre 2015 è stato sottoscritto il cosiddetto “accordo di Parigi”, il cui contenuto è stato negoziato dai rappresentanti di 196 stati in una conferenza sul clima. In seguito nel novembre del 2018, 184 stati sono entrati a farne parte e tra questi vi sono gli stati dell’Unione Europea.

L’obiettivo principale di questo accordo è quello di riuscire a contenere l’aumento di temperatura al di sotto dei 2ºC cercando di limitarlo a 1.5°C limitando così le emissioni globali. 

 

Secondo diverse statistiche, tra i paesi con il più alto tasso di inquinamento vi sono gli Stati Uniti, con una media annuale di 6.049.435 migliaia di tonnellate di CO2 emesse.

Gli Stati Uniti, come i paesi dell’Unione Europea, nel 2015 sono entrati a far parte dell’accordo, sotto il secondo mandato presidenziale di Barack Obama. Egli voleva impegnarsi a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 5% ogni anno, fino al 2025.  

Come si può vedere dal seguente grafico, questo obiettivo ammirevole è stato però mandato in frantumi dal suo successore. 



 Donald Trump è da subito stato un presidente non molto attento al clima del nostro pianeta. Ha sempre negato in molte sue interviste il problema del surriscaldamento globale e in questi 4 anni non ha mai mostrato interesse nel ridurre l’inquinamento e proprio nel novembre di quest’anno, Trump ha deciso di uscire dall’accordo di Parigi. 

Questa decisione causerebbe un grandissimo impatto climatico mondiale, in quanto gli Stati Uniti emettono circa il 14% di emissioni globali.

Che questa sia solo stata una strategia politica per riuscire a vincere le elezioni 2020? Non possiamo saperlo, e in ogni caso le cose potrebbero cambiare, dal momento che non è stato eletto nuovamente. 

Il nuovo presidente Joe Biden, che sarà in carica dal gennaio del prossimo anno, nelle sue campagne elettorali si è dichiarato contrario alle diverse scelte in campo climatico, del suo predecessore. Infatti è molto propenso a far rientrare gli Stati Uniti nell’accordo di Parigi e disposto a riparare ai danni causati da Trump nei suoi anni da presidente. 

Biden ha da subito ricevuto ammirazione dagli ambientalisti americani, ma per ora sono solo tutte parole e teorie, bisognerà vedere se manterrà le sue promesse.

Gli USA si ritrovano così in uno stato di incertezza che si riflette sul mondo intero, poiché le decisioni che prenderà il nuovo presidente si ripercuoteranno su tutti noi e soprattutto sulla nostra casa, la Terra. 


Il nostro pianeta è la vera vittima di tutto quello che sta succedendo, di questo passo si arriverà a un punto di non ritorno e sarà troppo tardi per rimediare a quello che è stato fatto. Non abbiamo più molto tempo, scienziati da tutto il mondo ci stanno avvertendo di questo da tanti anni ormai, però in pochi hanno intenzione di fare veramente qualcosa. 

Quando tutti si accorgeranno di quello che stiamo causando alla Terra sarà troppo tardi e le nuove generazioni dovranno convivere con gli errori che tutti quelli prima di loro hanno commesso.

Cavallero Sofia


giovedì 17 dicembre 2020

Intervista impossibile a Galileo Galilei

Cari lettori, 

Durante il periodo della quarantena, stavamo facendo una videochiamata insieme lamentandoci della mole di studio ed ironizzando sui tanti filosofi, personaggi storici ed autori approfonditi durante le lezioni, quando ci siamo chieste perché non cimentarci, attraverso l'immaginazione, in qualche viaggio nel tempo per raggiungere alcune di quelle grandi personalità. No, non siamo matte, si tratta di un po’ di sana follia funzionale alla sopravvivenza. 

 

24 Agosto 1635

Dopo un lungo viaggio nei secoli per le campagne di Arcetri, vicino a Firenze, abbiamo avuto l’opportunità di fare visita a nientepopodimeno che Galileo Galilei! Sulla soglia di casa ci ha accolte la figlia Virginia e molto gentilmente ci ha fatto entrare nella sua dimora. 

Abbiamo trovato Galileo seduto su una poltrona di velluto mentre si lisciava la lunga barba bianca. Il suo sguardo era fisso nel vuoto, ma nonostante fosse offuscato, brillava ancora di vivacità. 

Abbiamo subito iniziato a dialogare.

 

Noi «Buongiorno signor Galilei, siamo due redattrici del favoloso giornalino d’istituto del Liceo de Amicis di Cuneo. Abbiamo affrontato un lungo viaggio per poter intervistarla, speriamo che questo non le arrechi troppo disturbo.»

 

Galileo «Avrei di meglio da fare veramente, ma posso dedicarvi otto trentaduesimi di questo pomeriggio, anche se devo ammettere che da quando sono stato confinato tra queste mura ricevo ben poche visite.»

 

Noi «Mai come in questo momento riusciamo ad immedesimarci nella sua situazione! La quarantena è brutta per tutti! Lei come passa le sue giornate? 

Un po’ di ginnastica mattutina? Qualche videochiamata con Keplero?»

 

Galileo «Ignoro l’esistenza di questa “ dideo…. ” come l’avete chiamata?! Comunque non sento Keplero dall’ultima lettera che mi ha scritto ( forse perché non gli ho risposto). In ogni caso, in queste giornate mi sto dilettando nella scrittura di un nuovo testo al quale non ho ancora trovato il titolo adeguato. Pensavo a qualcosa come: 

“ Dialoghi intorno alle scienze ” o  “ Varie dimostrazioni matematiche intorno alla teoria della resistenza dei materiali e la dinamica”.

 

Noi «Che ne dice invece di: “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze? ”»

 

Galileo «Si, magari potrei prenderlo in considerazione. In ogni caso quando la terminerò potrete leggerla e sarà un capolavoro»

 

Noi «Signor Galileo, lei come si definirebbe se dovesse presentarsi ai nostri lettori?»

 

Galileo «Mi definisco umilmente un fisico, astronomo, filosofo e scienziato italiano. Potrei anche vantarmi di essere dottore, ma ho deciso di non terminare gli studi di medicina che mi erano stati imposti da mio padre. Modestamente sono anche l’inventore del cannocchiale».

 

Noi «Scusi l’impertinenza, ma non sono stati gli olandesi ad inventarlo?»

 

Galileo «Beh… Effettivamente ci sono andati vicini anche loro, ma IO al posto di puntarlo sui tulipani e sui mulini a vento, l’ho puntato verso la luna, le stelle e il sole splendente» 

 

Noi «(Tanto splendente da averle bruciato le retine.) In ogni caso lei è un fan sfegatato della teoria eliocentrica, vero?»

 

Galileo «Certo, è ciò che ho potuto constatare dalle mie osservazioni. Ma mi raccomando, che rimanga tra di noi, non vorrei mai finire flambé come Giordano Bruno.

 Sono consapevole del fatto che ai vostri occhi potrei sembrare un codardo perché ho ritrattato ogni cosa, ma provate un po’ voi a sostenere un’idea con a fianco una macchina della tortura»

 

Noi «La capiamo benissimo, anche in classe a volte è la stessa cosa...»

 

Galileo «Chissà forse un giorno mi daranno ragione e allora io avrò vinto! Sarò considerato uno dei più grandi uomini della storia e tutti conosceranno il mio nome» 

 

Noi «Sì non si preoccupi, tante pagine dei nostri libri sono dedicate a lei e alle sue teorie. È diventato una vera e propria star per il mondo della scienza! La scienza moderna non potrebbe esistere senza il suo metodo scientifico.»

 

Galileo «Senza di me la scienza sarebbe ferma all’universo di cerchi concentrici pensato da Aristotele, eppur si muove!»

 

                                                                                       Anna Paruzza e Arianna Lovera


Disagi per l'organizzazione nella scuola

Ormai siamo vicini alla fine di questo anno scolastico, molti studenti e professori come me hanno notato svariate problematiche all’interno ...