martedì 22 febbraio 2022

STRAPPARE LUNGO I BORDI

È una giornata uggiosa, vi state annoiando e non sapete cosa fare? Bene, abbiamo la soluzione giusta per voi!

Giusto un paio di mesi fa, il fumettista Zerocalcare ha avuto un noto successo con la sua serie “strappare lungo i bordi”

Questa porta sullo schermo un racconto fatto di flashback e aneddoti che vanno dall’infanzia fino ad arrivare ai giorni nostri, seguendo le vicende di Zero, Sarah Secco e Alice, diretti verso qualcosa di incredibilmente difficile.Siamo stati tutti Zero e alcuni di noi lo sono ancora, insicuri, paranoici, indecisi, con poca consapevolezza di sé , con bassa autostima, con scarsa attenzione verso le emozioni degli altri, incapace di comprendere i discorsi astratti però impeccabile nell’aiuto pratico;  siamo Sarah, quando vediamo sempre un lato bello in tutto, quando ancora la speranza in noi non si spegne e ci obblighiamo a vedere il lato vero delle cose. In modo brutale e a volte con una ventata di ottimismo e realismo riportiamo gli amici con i piedi per terra e gli mostriamo che non sono poi così indispensabili per gli altri e che il mondo non è sorretto sulle nostre spalle. Altre volte invece siamo Secco, spensierati, senza preoccupazioni e viviamo la vita così come viene, senza farci prendere dall’ansia. Ed infine, spesso siamo Alice, nascondiamo le nostre debolezze e preoccupazioni agli altri per non farli soffrire, non chiediamo mai aiuto a nessuno e sacrifichiamo la nostra felicità per non scomodare mai gli altri. 

Ci sono troppe ragioni per cui nessuno dovrebbe perdersi Strappare Lungo I Bordi. Possiamo accennare alla durata di solo 15-20 minuti ad episodio oppure alla trama facile e divertente; non mancano poi gag esilaranti o tanti easter egg per veri intenditori; sicuramente è importante l’altalena di emozioni che fa provare ma più di tutte abbiamo le tematiche delicate al XXI secolo che vengono analizzate in modo chiaro e piacevole allo stesso tempo.

Tra i vari e importanti argomenti affrontati c’è senza dubbio il disagio di una generazione che si ritrova a vivere una vita senza senso a causa di un'improvvisa perdita di certezze e anche critiche implicite al patriarcato; si affronta la fragilità psicologica, la violenza contro le donne, l'instabilità lavorativa, il problema del gioco online, il narcisismo e egocentrismo di chi si sente così unico e insostituibile da sentirsi il ​​peso del mondo sulle proprie spalle, gli stereotipi sociali e, infine, la tragedia del suicidio.

Forse gli unici appunti che si potrebbero fare sono proprio al pregio/difetto della durata troppo corta o la trama principale un po’ banale; c’è anche chi non ha apprezzato la parlata romanesca, dovendo attivare i sottotitoli. Ma, grazie alle forti emozioni che la scrittura di Zero Calcare provoca, questa serie è travolgente e arriva a creare quasi una dipendenza, tanto da riuscire a guardarla e terminarla in due ore; perfetta per il Binge watching. L’intero doppiaggio, tranne per l’Armadillo, è realizzato dall’autore, il che la rende ancora più unica. Riesce a presentare in modo impeccabile e ironico la vita frenetica dei Millenials che forse non è poi così diversa dalla nostra da GenZ.

Per tutti questi motivi possiamo assolutamente promettere che questa serie meriti tutto l’hype che ha ricevuto in questi mesi.



Camilla Somale e Alessia Di Rosa 


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