martedì 15 febbraio 2022


Buongiorno a tutti e bentornati, dopo una lunga pausa, a una nuova puntata della nostra piccola, ma importante rubrica dedicata ai prof.

Pensavate che fosse tutto quanto finito, vero?

E invece no… Abbiamo ancora tante, ma tantissime cose, curiosità e aneddoti ancora da scoprire su quelle persone così autoritarie che vediamo la maggior parte del tempo dietro una cattedra, che ascoltiamo spiegare pagine e pagine di letteratura, storia, … 

Perché, in fin dei conti, ognuno di noi un tempo (che sia prossimo o più lontano) è stato bambino e sicuramente un qualcosa di quell’inguaribile Peter Pan è rimasto in noi.

Quindi, bando alle ciance e ciancio alle bande, passiamo direttamente, concretamente i fatti e lasciamo che un nostro caro professore parli direttamente di sé.



Buongiorno prof, prima di tutto la ringrazio per la sua incredibile disponibilità … Partirei subito con le domande e, quindi, potrebbe raccontarmi qualche immagine della sua infanzia?

- Della mia infanzia ricordo l'acqua alta di Chioggia (Venezia), un’acqua talmente alta che  spesso dovevano portarmi a scuola in braccio perché ero troppo bassa e rischiavo davvero di affogare. A pensarci bene, tutti i miei ricordi sono legati al mare, ai temporali invernali e alle alte onde dell'Atlantico specialmente quando andavo a trovare la mia famiglia materna.

Beh, di certo un’infanzia particolarmente movimentata … e per quanto riguarda i suoi sogni, cosa avrebbe voluto diventare da grande?


- Da bambina avevo tanti sogni … ma, di certo, l'idea più originale su cosa avrei voluto fare da grande era " l'assistente di volo sulle astronavi" … Ovvio, se negli anni settanta si viaggiava in aereo, ero sicura al 100% del fatto che negli anni '90 sicuramente saremmo stati in grado di andare su Marte!! E quindi questa mi sembra l’alternativa più giusta per me … anche perché non potevo fare il pilota o l'astronauta, non era considerato un vero e proprio lavoro da donne (questo era il mio pensiero dato l’essere cresciuta in una famiglia molto conservatrice). 

Crescendo si imparano sicuramente cose nuove … e lei ha scelto di restare in questo ambiente e continuare a lavorare in ambito scolastico. Quindi, la domanda è, cosa ha significato la scuola per lei?

- A dir la verità, anche a causa dei numerosi trasferimenti per lavoro di mio padre, per me la scuola è sempre stata un po’ un purgatorio. Cerco di spiegarmi meglio … mio padre era un militare e devo dire che, come bambina, non è mai stato facile cambiare continuamente città, compagni e insegnanti, specialmente poi nel periodo dell’adolescenza. Ma ho imparato che la cosa più importante è cercare sempre di sapersi mettere in gioco, sia per quanto riguarda lo studio sia per la socializzazione. Comunque, ritornando al nostro discorso, non ero bravissima ma mi piaceva molto studiare, mi piacevano tutte le materie, anche se negli ultimi due anni di superiori ho avuto molte difficoltà con la matematica (questo è un grande indizio... non insegno materie scientifiche!!!) . Paradossalmente devo dire che, alla fin fine, è stata molto più semplice l'Università del Liceo. 

Oggi noi ci rivolgiamo a lei in modo formale … ma ha mai avuto qualche soprannome particolare?

- Il soprannome… quanti ricordi … ne ho avuto tanti tanti… ma, forse, quello che mi faceva sorridere di più è stato "Olivia" (quella di Braccio di Ferro per intenderci) perché, quando ero più piccolino, ero magra magra e questo contrastava con i miei piedi enormi... e poi si sa, l'autoironia è sempre stato il mio forte !!

E come pensa che la vedano oggi gli altri? E in particolare, come pensa che la vedano i suoi studenti?

- Credo di risultare estroversa e altruista. E adesso arriva la parte tosta … Come mi vedono i miei alunni? Non lo so, bisognerebbe chiederlo a loro. Sono sicura però che i miei amici mi vedano come una persona decisa, forte e con un grande spirito di sacrificio, chi non mi conosce spesso mi considera una persona superficiale.

E adesso ultima domanda ma non per importanza … se potesse rinascere in qualche modo, come sarebbe?

- Se dovessi rinascere... sarei mamma e insegnante.... ma vivrei sicuramente in una capanna in riva al mare!



E con questo passo e chiudo, miei cari lettori … avete mica capito di chi stiamo parlando?

Beh … il nostro/ la nostra prof misteriosa pensa di aver dato anche troppi indizi, soprattutto a quegli alunni che la incontrano ogni giorno.

Adesso aguzzate l’ingegno e … alla prossima!




Ballestra Marianna


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