martedì 27 aprile 2021

Misty Copeland: una ballerina fuori dai canoni

Molte ballerine famose di danza classica ballano sul palco fluttuando nell’aria sfoggiando i loro fisici perfetti, magri e senza alcuna imperfezione...ma avete mai visto ballerine classiche totalmente fuori dagli schemi?

Ecco, una ballerina definita “fuori dagli schemi” che si è aggiudicata il titolo più prestigioso del mondo del balletto, in una delle tre compagnie di danza classica più importanti degli Stati Uniti è Misty Copeland.

E proprio come quella volta in cui scoprii l’esistenza di questa ballerina innovativa, voi vi starete chiedendo: chi è questa Misty Copeland?

Misty nasce il 10 settembre dell’88, a Kansas City nel Missouri dalla madre di origini italiane ed afroamericane Sylvia DelaCerna, e dal padre di origine tedesca ed afroamericana Doug Copeland. La ballerina è la più piccola di quattro figli del secondo matrimonio della madre, che da giovane era stata una cheerleader nella sua piccola cittadina, ed in seguito aveva studiato danza per poi diventare medica qualificata. L’infanzia di Misty è molto movimentata da vari trasferimenti, dalle condizioni economiche precarie della famiglia, dai vari mariti della madre e dal suo cattivo rapporto con Sylvia DelaCerna. 

La ragazza prosegue la sua infanzia in alcune cittadine della California, in particolare a San Pedro, dove inizia il suo percorso nel mondo della danza nella scuola di San Pietro Dance Center, con l’insegnante Cynthia Bradley. Quando la ragazza comincia il suo percorso nello studio della danza classica ha solo 13 anni, e anche se è decisamente tardi per intraprendere gli studi, la nostra piccola ballerina inizia ad andare sulle punte e dopo solo tre anni comincia a vincere vari premi. La Copeland può continuare i suoi studi grazie alle borse di studio ed in seguito ad una adozione che la allontanerà dalla sua famiglia.

L’ idolo da cui Misty ha potuto trarre ispirazione e che le ha dato la forza di andare avanti è sempre stata Nadia Elena Comaneci, la più grande ginnasta del XX secolo e protagonista del film “Nadia”.

Nel 1998 quando Misty ha 15 anni, i suoi insegnanti di danza e sua madre intraprendono una battaglia legale per la sua custodia che poi si concluderà con la riduzione della tutela della madre e con l’emancipazione della ragazza. Nel frattempo Misty riceve varie offerte di lavoro e dopo la fine della battaglia legale, si trasferisce per studiare con una nuova insegnante, membro dell’American Ballet Theatre (ABT).

Ancora oggi la ballerina afroamericana fa parte di questa compagnia di danza classica e come ho introdotto all’inizio dell’articolo, nel 2015 Misty diventa la prima étoile nera nei 75  anni storia dell’ABT; l'étoile è il più alto grado che un ballerino può raggiungere nelle compagnie del balletto ed è la nomina più ambita da tutti i ballerini del mondo.

Chi se lo sarebbe mai aspettato che una ragazza con una vita così travagliata avrebbe ricevuto questo importante titolo? Beh, trovo che il principale messaggio che la ballerina vuole trasmetterci è che non bisogna mai aver paura di  sognare in grande; e quindi se si vuole veramente realizzare un sogno, bisogna fare qualunque cosa affinché questo si avveri.

Tra le altre cose in passato si è parlato di lei in molte riviste di moda anche italiane, come Vanity Fair e ha scritto molti libri come “Life in motion” nel 2014, “Ballerina body” nel 2017,  “Bunheads” nel 2020 ed altri.Misty ha sempre saputo osare pur non essendo una ballerina tradizionale, magra e snella. Lei è una donna formosa, dal fisico atletico ma, proprio per questo, ha saputo dimostrare che nulla è impossibile.

La storia di questa “ballerina-guerriera” è un primo passo per poter abbattere gli standard che il balletto classico impone ormai da millenni ai ballerini di tutto il mondo.


Chiara Moscatiello


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