mercoledì 31 marzo 2021

Indovina il prof 4!

Eccoci qua di nuovo ad un nuovo episodio di “INDOVINA IL PROF”. Bando alle ciance e spremete le meningi per questo nuovo/a prof amato/a (o forse odiato/a?) da tutti voi.


Iniziamo subito:


Qual è il ricordo più bello della sua infanzia?


Ho praticamente tutti ricordi belli. Nella mia vita ho avuto una famiglia amorevole e tanti amici con cui giocare. Però i miei ricordi più belli sono legati ai giorni d’estate ad esplorare il bosco con mio padre e i miei fratelli.


Che lavoro voleva fare da piccola/o?


Da piccola/o volevo fare l’archeologa/o.


Ci potrebbe dire, qual’era il suo rapporto con la scuola quando era ragazza/o?


Ottimo, mi è sempre piaciuto studiare ed imparare cose nuove. Sono sempre stata/o la/il primo/a della casa, anche se al liceo condividevo il primato con altri 2 miei compagni.


Cos’è cambiato nel suo carattere rispetto a quando era adolescente? 


Rispetto a quando ero adolescente sono più forte e più consapevole. Ho capito che solo il perdono (da chiedere e da dare) ci può rendere veramente liberi.


Come pensa la vedano gli altri? (studenti compresi)


Penso non mi vedano, o almeno non mi vedano per quella/o che sono veramente. Per essere sinceri spesso giro sotto mentite spoglie, nel senso che faccio molto la/il finta/o tonta/o ma osservo tantissimo gli altri e a volte sorrido di quello che pensano di me e anche di quello che penso io di loro.


E’ scaramantica/o?


Assolutamente no! E’ ridicolo il solo pensarci.


C’è un momento della sua vita che è particolarmente significativo per lei?


I miei ricordi significativi sono tanti, ma ne ho uno particolarmente significativo. Ero nel bosco dopo un momento difficile della mia vita. All’improvviso sono stata colpita da una luce meravigliosa in mezzo a quel bellissimo verde e tutto il dolore, tutta l’infelicità era sparita. Mi sentivo per la prima volta veramente bene. Ho pensato che avrei potuto morire senza nessun rimpianto.


I pro e i contro della DAD.


L’unico pro che vedo è il fatto che è una grazia che riusciamo a farla in questo momento difficile, per tenere in piedi almeno una parte della “scuola”. Il contro è che non è vera “scuola”, e che la didattica non è fatta solo di parole ma di un incontro che ha bisogno di vicinanza. E’ come vivere una relazione a distanza, non sarà mai come dal vivo.


Siamo d’accordo con lei prof.


Se potesse rinascere come e cosa rinascerebbe?


Mi piacerebbe rinascere col senno del poi, ma questo non è possibile. Penso che alla fine di tutto rinascerei me stessa. Ho avuto una vita piena. Mi è stato dato molto ma mi è anche stato tolto. Ho avuto la possibilità di vedere molte cose e alcune anche straordinarie, ho provato molto dolore ma ho vissuto anche momenti bellissimi. Non ho bisogno di rinascere.


Decisione al quanto particolare.


Avete capito di chi si tratta? Se non lo avete capito spremete le meningi e ci vediamo alla prossima puntata.




Marzia Marenco 


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