venerdì 5 febbraio 2021

Parità delle menti

Cos’è il femminismo? Vi starete chiedendo perché io sia qui a parlare di un argomento sentito e risentito all’infinito. Ecco ne parlo perché tante persone nonostante le ripetute spiegazioni, sembra che ne fraintendano ancora il vero e proprio significato. Infatti molte persone pensano che le donne che lottano per i propri diritti, sono delle estremiste che aspirano ad un mondo estremamente femminista in cui viene completamente eliminata la figura maschile. Invece non è affatto così, il femminismo non è questo. Esso è un movimento che aspira a conquistare per la donna la parità dei diritti di qualsiasi tipo, dai diritti sul posto di lavoro, a quelli legati al mondo della politica. Sono d’accordo con il fatto che tante donne, come tanti componenti di molti movimenti esistenti in questa terra, tendono ad estremizzare la propria idea all’ennesima potenza, anche in campi in cui di

antifemminista non c’è proprio nulla.

Inseguito mi ferisce il fatto che le femministe vengano viste sotto questa cattiva luce. A parer mio, alcune di esse cercano di agire pacificamente, ma alla fine tendono ad estremizzare un po’ troppo perché ormai sono stufe di vivere in un mondo in cui sfortunatamente, non c'è ancora la parità dei generi; nonostante le continue battaglie che le donne hanno fatto nella storia e che continuano a fare ancora oggi.

Infatti, tra le tante battaglie femministe della storia ricordiamo: la battaglia per il diritto di voto femminile condotto dalle suffragette nell’Ottocento e le battaglie per i diritti femminili sul lavoro, per violenze, per pornografia, per i diritti riproduttivi e quant’altro.

Ma oggi esiste ancora questo divario tra i due sessi? Nonostante i grandi passi raggiunti resta ancora questo divario attraverso atti discriminatori che ledono la femminilità di molte donne.

Le differenze che vediamo frequentemente sono ad esempio quelle sul posto di lavoro, dove molte posizioni vengono ancora occupate solo da uomini, o comunque spesso pur rivestendo una stessa posizione lavorativa, c’è ancora un grosso divario per quanto riguarda la differenza di stipendio tra i due stessi.

Un’altra consuetudine errata è il fatto che molto spesso la donna debba occuparsi di tutte le faccende familiari; ma in casa ci sono anche gli uomini giusto? Perché non possono contribuire anche loro? In tanti rispondereste “questi lavori spettano solo alla donna” oppure “ormai è da millenni che si fa così”: eliminiamo questi stereotipi! Le donne non devono essere “schiave” della famiglia, anche loro hanno bisogno del tempo da poter dedicare a loro stesse e hanno bisogno di avere la propria indipendenza economica.

Le donne chiedono solo di poter essere trattate come gli uomini, non chiedono altro; esse chiedono i diritti perché non li hanno ancora al 100%, nonostante le ripetute proteste.

In quanto donna penso che se cominciamo ad allevare le future generazioni con una mentalità più aperta e paritaria sin dall’infanzia, arriveremo un giorno a non fare più differenze tra i vari sessi pur mantenendo chiara la nostra identità. Infine sprono le generazioni future a lottare per i propri diritti in modo pacifico senza sovrastare le idee altrui e spero che esse possano vivere in un mondo nettamente migliore di quello di oggi.

Chiara Moscatiello

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