martedì 9 febbraio 2021

Cholita Climbers: una vetta tira l'altra

Spesso, guardando le cime dei monti che cingono le nostre valli stagliarsi indomite nel cielo, pensiamo che quelle vette siano lì per ricordarci che ci sarà sempre qualcosa di superiore a noi, un traguardo che non riusciremo mai a superare o un’impresa impossibile da compiere. Probabilmente lo pensavano anche Lidia Huayllas Estrada e le altre donne che vivevano alle pendici del monte Huayna Potosí, una delle più belle e alte montagne della Bolivia, un monte su cui loro non erano mai salite nonostante fossero nate e cresciute ai suoi piedi.


 Lidia e le sue amiche lavoravano, come tutti gli altri nel loro villaggio, per gli alpinisti che venivano per scalare il Potosí, le donne cucinavano e facevano le facchine mentre gli uomini portavano gli scalatori sulla vetta.
Gli alpinisti venivano anche da molto lontano per poter salire in cima alla montagna, un percorso per nulla facile e molto faticoso considerati i 6.088 metri di altezza sul livello del mare del Potosí. Quando partivano, però, queste persone avevano sempre una scintilla di gioia che danzava nei loro occhi, come se non pensassero alla faticosa scalata che li aspettava, ma a qualcosa in grado di ripagarli di tutti i soldi e il sudore spesi per raggiungere la vetta ghiacciata, qualcosa di impossibile da comprendere per chi non aveva mai scalato.
Un giorno undici donne si riunirono e decisero che volevano salire in cima alla montagna che le aveva osservate dall’alto da quando erano bambine. Il 17 dicembre 2015 infilarono gli scarponi sotto le cholitas, le grandi gonne colorate tradizionali che indossavano sin dall’infanzia, allacciarono i caschi sopra le  lunghe trecce nere e si caricarono in spalla gli attrezzi necessari alla scalata in aguayos multicolori.



In media gli scalatori potevano impiegare due o tre giorni per raggiungere la cima del Potosí, le undici neo alpiniste non avevano una preparazione fisica e tecnica adeguata, ma, ripetendo i gesti che avevano visto fare ai mariti e ai turisti in tanti anni, salirono lentamente lungo i fianchi della montagna. La scalata era dura e spesso temettero di non farcela, ma alla fine, mettendo caparbiamente un piede dopo l’altro, raggiunsero la vetta.
Quell’esperienza piacque loro così tanto che decisero di chiamarsi le Cholitas Escaladores (in inglese Cholita Climbers, più comunemente usato) dal nome delle gonne tradizionali che simboleggiano le loro origini e che indosseranno ad ogni scalata e di cercare nuove vette da conquistare.
Le Cholitas Escaladores attualmente hanno raggiunto la cima dei monti Acotago, Parinacota e Pomaropi che si aggirano tutti sui 6.000 metri e sono diventate un simbolo per le donne boliviane. Spesso sono state criticate perché sono donne e hanno una bassa preparazione per scalare montagne tanto alte, ma loro hanno imparato che qualsiasi vetta può essere raggiunta se lo si vuole davvero e lo dimostrano ogni giorno.



Chiara Tuberga

 

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